Abū l-Ṭayyib Aḥmad ibn al-Ḥusayn
La peste
«Perché non fa le sue visite
se non sotto la copertura dell’oscurità,
le ho offerto liberamente
la
mia biancheria
e i
miei cuscini,
ma lei li ha rifiutati e ha passato la notte
tra le mie ossa.
La mia pelle è troppo contratta
per contenere sia il respiro che lei,
quindi lo indebolisce
con ogni sorta di maleficio.
Quando mi lascia, mi lava
come se ci fossimo ritirati in disparte
per qualche azione proibita.
È come se la mattina la allontanasse,
e i suoi dotti lacrimali
si
allagassero nei loro quattro canali.
Guardo il suo tempo senza desiderio,
ma con la vigilanza dell’amante appassionato».
|