I VIAGGI DI GULLIVER
Le loro idee riguardi
ai doveri dei
genitori e dei
figli sono l'opposto
delle nostre. Dato
che l'unione dei sessi si fonda sulla grande legge della natura per
propagare e continuare
la specie, i lillipuziani uomini e donne vanno insieme né più né meno
che come gli altri animali, seguendo l'istinto della
concupiscenza; l'affetto per i figli deriva quindi dallo stesso
principio naturale. Per questo
non sfiora
loro il cervello che un figlio debba sentirsi in obbligo verso il padre per averlo generato o verso
la madre
per averlo messo
al mondo;
la qual cosa, considerate le miserie della vita, non è, in sé, né un beneficio né un atto di volontà
dei genitori, in tutt'altre faccende
affaccendati durante i loro
incontri amorosi. Per questi e simili ragionamenti, è loro opinione che i genitori siano gli ultimi fra tutti a meritare la fiducia di una
buona educazione dei figli. In ogni città hanno nidi d'infanzia
pubblici, dove tutti i genitori, ad eccezione dei contadini, devono inviare i figli di entrambi i
sessi all'età
di venti lune,
quando si pensa che abbiano acquisito una qualche propensione all'obbedienza, per
essere allevati ed educati. Ci sono scuole di vario genere, adatte alle diverse condizioni dei
due sessi, con insegnanti che addestrano i
ragazzi a quel tipo di vita che si confà ai loro genitori, sviluppando
nel contempo le loro capacità e inclinazioni. Darò
prima qualche notizia
degli asili per maschi e quindi di quelli per femmine. Quelli per maschi di famiglie nobili o
elevate sono dotati di maestri saggi
e severi affiancati da
uno stuolo di
assistenti. Cibo e vestiario sono semplici e privi di
ricercatezza. Gli allievi vengono allevati
nel rispetto dei principi dell'onore,
della giustizia, del coraggio, della modestia, della clemenza,
della religione e dell'amore per la propria terra; inoltre si affida loro qualche cosa da
fare in ogni ora del giorno, ad eccezione di
quando mangiano e dormono. Questi sono d'altra parte intervalli assai
brevi, ai quali andranno aggiunte due
ore di svago, impiegate nel compiere esercizi fisici. Fino all'età di quattro anni ci sono degli uomini a
vestirli, dopo di che, malgrado la loro elevata condizione sociale,
devono farlo da soli; le donne che svolgono il loro servizio nelle scuole,
tutte sui cinquanta
anni, compiono
soltanto i servizi più
umili. Ai bambini non è concesso di conversare con la servitù
e si divertono
in gruppi più
o meno numerosi,
sempre sotto gli occhi di un
maestro o del suo assistente. In questo modo si impedisce che ricevano
le deleterie influenze
del vizio e della follia, alle quali sono sottoposti i nostri
bambini. I genitori possono far visita ai figli solo
due volte all'anno e per non più di un'ora; è loro concesso di baciarli solo
all'arrivo e alla partenza, mentre il maestro, presente a
questi incontri, impedirà loro di
parlare sottovoce al
bambino, di usare vezzeggiativi nei suoi confronti, di portargli regali,
giocattoli, dolciumi e roba simile. La retta per il mantenimento e
l'educazione dei figli è a carico dei genitori
e, se non
viene pagata, se ne delega la
riscossione agli esattori imperiali. Gli asili per i figli della classe media,
di mercanti, commercianti e artigiani sono organizzati, in proporzione, secondo lo stesso schema; i ragazzi avviati a qualche
mestiere, vanno a fare
gli apprendisti all'età
di sette anni,
mentre i figli
dei notabili continuano a studiare fino a quindici anni, età che corrisponde a ventuno da noi, ma la vita di collegio si fa meno rigida
durante gli ultimi tre anni. Negli
asili femminili le bambine di nobile famiglia vengono educate
come
i maschi, con
la sola differenza
che vengono vestite
da inservienti del loro sesso, sempre al cospetto del maestro e del suo assistente, finché non siano in grado di farlo da sole
all'età di cinque anni. Se qualcuna di queste
inservienti cede alla tentazione di raccontare alle
bambine storie paurose
o fiabesche, oppure certi pettegolezzi che le cameriere comunemente
divulgano, vengono frustate in
pubblico per tre volte,
imprigionate per un anno e confinate vita natural durante nelle più squallide
contrade del paese. In questo modo si insegna alle fanciulle, come ai
maschi, a disprezzare la codardia e la frivolezza e a non curarsi degli
ornamenti della persona che
non rientrino
nella normale decenza
e pulizia. Non ho notato nessuna differenza nella
educazione dei due
sessi, ad esclusione
degli esercizi
fisici che, per le ragazze, sono meno pesanti e di alcune nozioni di economia domestica impartite
loro; riducendo sensibilmente la
cultura generale, la
loro massima è infatti che, fra gente di rango,
una moglie deve essere sempre una saggia e piacevole compagna, dal
momento che la
sua giovinezza non
dura in eterno.
Quando raggiungono i dodici anni, che
è l'età del
matrimonio per loro, tornano a casa, mentre ai vivissimi ringraziamenti dei
genitori e dei tutori,
nei confronti degli insegnanti,
si unisce il pianto dirotto delle ragazze che danno l'addio alle
compagne. Negli
asili per bambine di più umile
rango si avviano le convittrici ai lavori che appropriati al loro sesso e
alla loro condizione. Quelle che fanno le apprendiste, escono a sette
anni, le altre restano fino a undici. Le famiglie modeste che tengono i figli
in questi istituti, oltre alla retta
annuale che per
loro è assai
bassa, devono fornire
al dispensiere una
piccola parte dei
loro guadagni mensili
come sovvenzione al mantenimento della loro
prole; per questo le spese dei genitori
sono limitate dalla legge.
Infatti i lillipuziani ritengono che non ci sia niente di più egoistico
degli atti di quella gente che, per soddisfare il proprio piacere, mette
al mondo dei figli, lasciando agli altri l'onere di mantenerli. Le persone di condizione elevata si impegnano
a destinare una certa somma ad
ogni figlio, a seconda del rango,
e queste somme vengono sempre amministrate con grande senso di economia e giudizio. I
contadini si tengono i figli a
casa e siccome il loro compito è di coltivare la terra, la loro educazione ha poca importanza per il
bene pubblico;
i vecchi e i malati sono
mantenuti in ospizio, ed infatti l'accattonaggio è un'attività sconosciuta
in questo paese. |