Lettere
perdute e frammenti Bruno
Schulz Feltrinelli Drohobycz, 2 dicembre 1934 a Tadeusz Breza Caro Signore! Desidero ringraziarLa di cuore per la lettera e
informarLa che ho letto la Sua relazione sul Rocznik Literatury, di cui Lei non
mi scrive, nella quale mi colloca fra gli esponenti di primo piano dell'annata
letteraria. Reputo un atto di grande coraggio schierarsi così senza
compromessi, con tutta la propria persona, a fianco dei propri amici d'idee,
assumere su di sé la responsabilità delle proprie simpatie ideali. Sono
commosso e riconoscente. Questa solidarietà da parte delle persone che mi sono
vicine mi risolleva dalla mia depressione. Sono molto depresso: le ferie, sulle
quali contavo molto, non mi sono state concesse. Rimango a Drohobycz, a scuola,
dove questa marmaglia si farà beffe dei miei nervi. Perché bisogna dire che i
miei nervi si sono dispersi fulmineamente per tutto il laboratorio di lavori
manuali, si sono estesi per il pavimento, hanno tappezzato pareti e avvinto con
un fitto intrico le officine e l'incudine. Scientificamente questo è un
fenomeno famoso di un certo tipo di telecinetica, in virtù della quale tutto
ciò che avviene nelle officine, nelle piallerie, ecc., in certo modo avviene
sulla mia pelle. Grazie a questa rete di segnalazione così eccezionalmente
sviluppata, sono destinato a fare l'insegnante di lavori manuali. Se proprio ormai dobbiamo scambiarci i segreti
disturbi di cui siamo afflitti, Le confiderò una certa malattia che mi
perseguita, e che pure riguarda il tempo, anche se si differenzia dalle
manifestazioni di diarrea gastrica che Lei mi ha descritto parlando di sé. Il
Suo apparato digerente lascia passare il tempo troppo facilmente, è incapace di
trattenerlo in sé - il mio si distingue per una paradossale schifiltosità, è
dominato dalla idée fixe della verginità del tempo. Come per un qualunque Rajà
dall'anima melanconica e insaziabile, ogni donna che sia già stata carezzata
dallo sguardo di un uomo - è ormai deturpata e degna soltanto di un capestro di
seta, così per me il tempo, sul quale qualcuno ha avanzato una pretesa, al
quale ha fatto la minima allusione - è già corrotto, andato a male, non
commestibile. Quanto al tempo non sopporto i rivali. Essi mi rendono disgustoso
il pezzetto che hanno palpato. Non sono capace di dividere il tempo, non riesco
a nutrirmi dei resti lasciati da qualcuno. (Gli innamorati gelosi fanno uso di
questo stesso vocabolario.) Quando ho da preparare la lezione per il giorno
dopo, comprare all'emporio i materiali di legno - l'intero pomeriggio e la sera
sono per me ormai persi. Rinuncio agli avanzi del tempo con nobile alterigia.
Tutto - o nulla - è il mio motto. E dal momento che ogni giorno di scuola è
profanato in questo modo - vivo in orgogliosa astinenza - e non scrivo. In
questo rigore senza compromessi vive una certa mentalità feudale. Come la pensa
Lei, si può allevare, impinguare, coltivare questa efflorescenza di cavalleria? Inoltre La informo che probabilmente verrò per le
feste a Varsavia, dove ho intenzione di trascorrere le vacanze di metà anno.
Lei ci sarà? Mi rallegro molto dell'incontro. Accludo parole di stima e di
calda simpatia Bruno Schulz P.S. Mi può indicare qualche abitazione a
basso prezzo in Varsavia?
Drohobycz, 2 dicembre 1934 a Tadeusz Breza Caro Signore! Desidero ringraziarLa di cuore per la lettera e
informarLa che ho letto la Sua relazione sul Rocznik Literatury, di cui Lei non
mi scrive, nella quale mi colloca fra gli esponenti di primo piano dell'annata
letteraria. Reputo un atto di grande coraggio schierarsi così senza
compromessi, con tutta la propria persona, a fianco dei propri amici d'idee,
assumere su di sé la responsabilità delle proprie simpatie ideali. Sono
commosso e riconoscente. Questa solidarietà da parte delle persone che mi sono
vicine mi risolleva dalla mia depressione. Sono molto depresso: le ferie, sulle
quali contavo molto, non mi sono state concesse. Rimango a Drohobycz, a scuola,
dove questa marmaglia si farà beffe dei miei nervi. Perché bisogna dire che i
miei nervi si sono dispersi fulmineamente per tutto il laboratorio di lavori
manuali, si sono estesi per il pavimento, hanno tappezzato pareti e avvinto con
un fitto intrico le officine e l'incudine. Scientificamente questo è un
fenomeno famoso di un certo tipo di telecinetica, in virtù della quale tutto
ciò che avviene nelle officine, nelle piallerie, ecc., in certo modo avviene
sulla mia pelle. Grazie a questa rete di segnalazione così eccezionalmente
sviluppata, sono destinato a fare l'insegnante di lavori manuali. Se proprio ormai dobbiamo scambiarci i segreti
disturbi di cui siamo afflitti, Le confiderò una certa malattia che mi
perseguita, e che pure riguarda il tempo, anche se si differenzia dalle
manifestazioni di diarrea gastrica che Lei mi ha descritto parlando di sé. Il
Suo apparato digerente lascia passare il tempo troppo facilmente, è incapace di
trattenerlo in sé - il mio si distingue per una paradossale schifiltosità, è
dominato dalla idée fixe della verginità del tempo. Come per un qualunque Rajà
dall'anima melanconica e insaziabile, ogni donna che sia già stata carezzata
dallo sguardo di un uomo - è ormai deturpata e degna soltanto di un capestro di
seta, così per me il tempo, sul quale qualcuno ha avanzato una pretesa, al
quale ha fatto la minima allusione - è già corrotto, andato a male, non
commestibile. Quanto al tempo non sopporto i rivali. Essi mi rendono disgustoso
il pezzetto che hanno palpato. Non sono capace di dividere il tempo, non riesco
a nutrirmi dei resti lasciati da qualcuno. (Gli innamorati gelosi fanno uso di
questo stesso vocabolario.) Quando ho da preparare la lezione per il giorno
dopo, comprare all'emporio i materiali di legno - l'intero pomeriggio e la sera
sono per me ormai persi. Rinuncio agli avanzi del tempo con nobile alterigia.
Tutto - o nulla - è il mio motto. E dal momento che ogni giorno di scuola è
profanato in questo modo - vivo in orgogliosa astinenza - e non scrivo. In
questo rigore senza compromessi vive una certa mentalità feudale. Come la pensa
Lei, si può allevare, impinguare, coltivare questa efflorescenza di cavalleria? Inoltre La informo che probabilmente verrò per le
feste a Varsavia, dove ho intenzione di trascorrere le vacanze di metà anno.
Lei ci sarà? Mi rallegro molto dell'incontro. Accludo parole di stima e di
calda simpatia Bruno Schulz P.S. Mi può indicare qualche abitazione a
basso prezzo in Varsavia? |