I
ragazzi Montessori Teresa
Porcella
(…) Sappiate comunque
che, in generale, non saprete mai il vero nome dei vostri insegnanti, ma solo il
nickname: questa è la regola della Farm. Non è importante l'identità di chi
insegna, ma quella di chi apprende. Non importa sapere chi è il maestro,
importa solo che, grazie a lui, scopriate chi siete voi. Procediamo dunque. Qui, vestita di verde, avete
Miss Map, coordinatrice dell'area antropologica, accanto a lei, coi jeans neri,
la maglietta bianca col teschio e il codino, Mister Zero, coordinatore delle
scienze matematiche; poi la signora bionda con il vestito a fiori, Miss Word,
coordinatrice dell'area linguistica e, accanto a lei, con i pantaloni a zampa
d'elefante, la canottiera a righe e lo sguardo di chi la sa lunga Miss Iota,
coordinatrice dell'area di fisica e scienze naturali. Subito dopo, il ragazzo
con l'aria simpatica (ma non fidatevi...) è Mister Chromo, coordinatore delle varie arti e, infine, con i capelli e i
baffoni bianchi, Mister Factory: sarà lui che vi seguirà in tutto ciò che riguarda
l'allevamento degli animali, la coltivazione delle piante e l'economia
collegata. Ah, scusate, mi dimenticavo: stamani, in quanto occupata per una
gara nazionale di corsa ad ostacoli, non è qui Miss Movement, la coordinatrice
delle attività sportive, ma ci raggiungerà nel pomeriggio. Avrete modo di
vederla girare per la Farm e, sono certo, la identificherete subito: è bella,
muscolosa e con una coda di cavallo bionda che si riconoscerebbe a chilometri
di distanza. Poi ci sono gli insegnanti di lingue, che sono molti... (...) |